Il sesto episodio di Fermata Nanterre racconta la storia di Yasmine Djamai. Yasmine, 19 anni, è una studentessa e fa parte di quelle che chiamiamo terze generazioni. A sessant’anni dal viaggio di suo nonno dall’Algeria a Nanterre, raramente si è sentita straniera nel suo paese. Il senso di esclusione però rimane e deriva dal luogo dove è nata e cresciuta, a cui viene costantemente associata: la banlieue francese. Accanto a casa di Yasmine, sorgono oggi nuove bidonvilles che vengono costantemente demolite, ricostruite, ridemolite. Sono passati settant’anni dalle politiche sociali e urbane che hanno creato le periferie, ma la migrazione resta emergenza, precarietà e marginalità. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
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15:03
Episodio 5 - Gli scatoloni
L’episodio 5 di Fermata Nanterre racconta la storia di Mabrouka Lahbairi. Mabrouka è l’ultima inquilina ad aver lasciato la sua cité de transit, la Cité des Potagers (degli orti) a Nanterre, costruita tra un ramo dell’autostrada che porta a Parigi e un magazzino. Questo grand ensemble doveva costituire una soluzione temporanea di due, tre anni in attesa di una sistemazione in un alloggio popolare, ma è stato demolito con quarant’anni di ritardo. Il rapido processo di gentrificazione che subisce oggi la città di Nanterre sta cancellando le ultime tracce dell’epoca che i suoi abitanti vi hanno raccontato. La demolizione si trasforma allora nell’occasione giusta per far conoscere la storia della cité des Potagers e riflettere sul ruolo della memoria. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
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13:57
Episodio 4 - Le torri
Il quarto episodio di Fermata Nanterre racconta la storia di Wahid e Mohamed, due abitanti della Cité Picasso. A pochi passi dal quartiere finanziario della Défense, la Cité Picasso delimita la frontiera tra centro e banlieue ed è uno dei cosiddetti “quartieri caldi” della periferia parigina. Non è un caso se porta il nome del pittore: nel tentativo di abbellire la periferia, l’architetto Émile Aillaud ha progettato per questo quartiere di Nanterre decine di torri colorate su cui sono rappresentati un cielo color pastello e delle nuvole bianche e rosa. Per Wahib e Mohamed, però, questo non fa che contribuire alla stigmatizzazione della banlieue. Le torri e le barre detti grand ensemble avrebbero dovuto rappresentare una soluzione all’emergenza abitativa di quegli anni, ma si sono trasformati nel simbolo dell’esclusione sociale. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
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13:58
Episodio 3 - La cité
Il terzo episodio di Fermata Nanterre continua con la storia di Ahmed Djamai, a cui viene promesso un tetto come alternativa alla baracca dove ha vissuto 18 anni, distrutta dalle ruspe. Smantellate le bidonvilles di Nanterre, Ahmed viene fatto trasferire in una cité de transit, letteralmente "città di transito", una soluzione temporanea per quelle famiglie a cui non si riesce a trovare un alloggio in casa popolare. Nelle cité de transit, costruite in tutta fretta all'inizio degli anni '70, vengono riprodotte le logiche del dominio coloniale. Gli algerini sono educati a "vivere in maniera moderna", controllati da un guardiano che molto spesso è un ex militare. Le cité de transit restano in piedi molto più a lungo del previsto, ed è in queste strutture fatiscenti che affondano le radici della banlieue francese. La segregazione sociale e urbana avanzano di pari passo. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
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15:47
Episodio 2 - La bidonville
Il secondo episodio di Fermata Nanterre racconta la storia di Ahmed Djamai, nato e cresciuto nelle bidonvilles che per anni hanno circondato la capitale francese. Suo padre lavora nei cantieri edili e fa parte del movimento per l'Algeria indipendente. Cresciuto nei sobborghi di Parigi, Ahmed si sente straniero, ma scopre di essere francese a diciotto anni quando viene chiamato a prestare servizio militare sotto il tricolore francese. All'inizio degli anni '60, durante la guerra d'Algeria, il Fronte di Liberazione nazionale per l'indipendenza del paese nordafricano si organizza anche nelle bidonvilles di Nanterre, dove le incursioni della polizia sono all'ordine del giorno. Solo allora lo Stato decide di farsi carico delle baraccopoli, che non costituiscono più solo un problema di emergenza abitativa, ma diventano una questione di sicurezza pubblica. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Fermata Nanterre è la storia di un comune della periferia parigina e dei suoi abitanti. La cittadina di Nanterre è stata costruita sulle macerie delle bidonvilles sorte nel dopoguerra dove vivevano gli operai di origine algerina e le loro famiglie. Ripercorrendo la storia di chi ha vissuto in una baracca a pochi metri dalla Tour Eiffel, il podcast racconta generazione dopo generazione quali sono le origini della segregazione sociale e urbana che hanno portato alla stigmatizzazione delle periferie. In questo comune dove "tutti vengono da altrove ma tutti sono di Nanterre", come racconta un abitante, c'è chi prova a salvaguardare e valorizzare la memoria di un'epoca perché questa non venga dimenticata. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.