Amici miei, gran colpo di coda della commedia all'italiana
ANSA - di Massimo Sebastiani e Mario Sesti.
Cinquanta anni fa il gran colpo di coda della commedia all'italiana e una sorta di passaggio di consegne tra due registi e suggello di un genere che ha dominato il cinema italiano per oltre 20 anni: Amici miei, il film 'di Pietro Germi', come si legge nei titoli di testa, ma diretto da Mario Monicelli è anche e forse soprattutto questo. E una cosa così non si è mai vista nella storia del cinema: più facile che si veda il contrario e cioè storie rubate, sceneggiature ideate da qualcuno che poi non compare nei credits, furti non dichiarati, litigi epocali ecc. Poi, certo, c'è il divertimento (anche assai amaro, in coerenza con un genere nato convenzionalmente con Divorzio all'italiana proprio di Germi), le gag immortali (prima fra tutte la supercazzola), le strane storie legate alla scelta degli attori. Di tutto questo si parla nel podcast con Mario Sesti, critico cinematografico.
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23:04
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50 anni dopo il cuculo vola ancora
ANSA - di Massimo Sebastiani e Mario Sesti.Il film di Milos Forman, nato da un'intuizione di Michael Douglas in veste di produttore, incarna perfettamente lo spirito libertario che, nato negli anni '60, faceva sentire i suoi effetti ancora a metà degli anni '70. Una metafora straordinaria sulla creatività e la capacità di infrangere le regole, sull'anelito di libertà e sull'ottusità di ogni meccanismo coercitivo. Il film, uno dei pochissimi a vincere tutti e 5 gli Oscar principali (film, regia, attore e attrice protagonista e sceneggiatura), fu diretto da un regista che, come ricordava lui stesso, aveva conosciuto sia la dittatura nazista che quella sovietica.
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18:31
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Lo squalo ha 50 anni ma fa ancora paura
ANSA - di Massimo Sebastiani e Mario Sesti.Non è solo il film che ha proiettato Steven Spielberg nell'empireo hollywoodiano, non è solo la pellicola che ha fatto scoprire agli americani che la stagione estiva poteva essere un grande momento per fare incassi d'oro, non è solo il primo prodotto cinematografico che ha introdotto l'idea e la pratica del franchise (che si sarebbe raffinata fino all'estenuazione e che lo stesso Spielberg avrebbe in un certo senso subìto), non è il film che ha usato effetti speciali molto avanzati per l'epoca (di cui il regista era in realtà piuttosto scontento): Lo squalo è molto di più perché affonda le radici in qualcosa che ha a che fare, come spesso capita e soprattutto al cinema, con il nostro inconscio. Proviamo a spiegarlo con l'aiuto del critico cinematografico Mario Sesti.
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19:57
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Fantozzi, capro espiatorio dell’italiano medio
Ansa - di Massimo Sebastiani e Mario Sesti.Su una cosa tutti concordano: Fantozzi non è una ‘cagata pazzesca’. L’immortale e liberatorio appellativo dato dal ragioniere più famoso d’Italia ad uno dei capolavori della storia del cinema (La corazzata Potemkin di Sergej Ejzenstejn), non si può applicare alla comicità innovativa e rivoluzionaria (a teatro e in tv oltre che al cinema) di un autore colto (ironia delle cose: amava i grandi classici russi della letteratura) e capace di essere lo scrittore italiano più venduto nel mondo dopo Dante Alighieri. Tra aneddoti e confronti, in occasione dei 50 anni del primo Fantozzi, uscito nel marzo 1975, ne parliamo con Mario Sesti, critico cinematografico e autore del documentario La voce di Fantozzi, che contiene l’ultima intervista di Paolo Villaggio prima della morte (luglio 2017).
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24:32
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Perché nei film di David Lynch non si capisce (quasi) niente?
Ansa - di Massimo Sebastiani e Mario Sesti.Nella primavera del 1991, allo stadio Olimpico di Roma, comparve questo striscione: 'Mercoledì. a noi l'Europa, a voi Twin Peaks'. In un certo senso sancì la popolarità assoluta e trasversale di una serie tv seminale, che ha sostanzialmente (re)inventato la serialità. Eppure Lynch non può essere considerato un autore mainstream e i suoi detrattori (e molti spettatori) lamentano che nei suoi film spesso non si capisce niente e quasi mai si viene a capo dell'enigma. In questa puntata della serie podcast 'Cinema: ieri, oggi e domani' proviamo a spiegare con Mario Sesti perché il punto non è capire un mistero ma entrare in un mondo che forse è anche il nostro.
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Un podcast che aiuta a scegliere tra i film in sala nel fine settimana, attraverso la presentazione delle trame, degli attori e delle curiosità legate al film, ma non solo. E' un podcast che parla del cinema di ieri, di oggi e di domani.